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ME 31/05/2023 Ore 20:00 Biglietti non più disponibili
Dove:
Opera Carlo Felice Genova – 1° Foyer

Durata
Durata complessiva senza intervallo: 52 minuti

 

Da Bach a Villa-Lobos

Andrea Bacchetti in un imperdibile recital pianistico che ripercorre quattro secoli di musica

JOHANN SEBASTIAN BACH
4 preludi e fughe dal
Clavicembalo ben temperato

DOMENICO CIMAROSA
Sonata in do minore

DOMENICO SCARLATTI
Tre sonate inedite

WOLFGANG AMADEUS MOZART
Fantasia in re minore K. 397

FRANZ SCHUBERT
Improvviso n. 2 op. 142

FRANZ LISZT
Consolazione n. 3

LILI BOULANGER
Notturno

CLAUDE DEBUSSY
The little Shepherd
Jimbo’s lullaby

HEITOR VILLA-LOBOS
O Polichinelo (Pulcinella)

Pianoforte

Andrea Bacchetti

«L’uomo ha inventato il cane per l’amicizia e la guardia,
il pianoforte per celebrare la musica terrestre».
Alberto Savinio

Da Bach a Villa-Lobos nasce come format per la televisione grazie alla collaborazione tra Andrea Bacchetti e Piero Chiambretti, con l’obiettivo di portare sul grande schermo una selezione di brani a comporre un vero e proprio percorso attraverso quattro secoli di musica per tastiera. In forma di concerto, Da Bach a Villa-Lobos diviene un recital pianistico guidato dal racconto di Andrea Bacchetti, che accompagnerà il pubblico attraverso la spiegazione e l’esecuzione musicale dei brani.

Il programma si apre con quattro preludi e fughe dal Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach, del quale Bacchetti ha recentemente pubblicato un’integrale del secondo volume per l’etichetta discografica Arthaus Musik, riscuotendo grande successo dalla critica internazionale. Il Clavicembalo ben temperato, raccolta costituita da 48 preludi e fughe in due volumi, è un tassello fondamentale della storia della musica, punto di riferimento per compositori ed interpreti sia al clavicembalo sia al pianoforte, nonché passaggio cruciale nell’affermazione del sistema tonale. Si procede con la Sonata in do minore di Domenico Cimarosa e tre sonate inedite di Domenico Scarlatti. Cimarosa e Scarlatti ebbero un importante ruolo nello sviluppo della musica per tastiera, con cataloghi che contano rispettivamente circa 120 e 555 sonate, in un periodo storico (primo e secondo Settecento) in cui le possibilità tecniche degli strumenti a tastiera si articolavano e ampliavano costantemente, con clavicembalo, fortepiano e i primi prototipi di ciò che sarebbe poi diventato il moderno pianoforte.

Seguono tre fra i più celebri brani della tradizione classica e romantica, dove il pianoforte – ormai tecnicamente simile allo strumento che conosciamo oggi – diventa protagonista nelle produzioni di alcuni tra i compositori più influenti: la Fantasia in re minore K. 397 di Wolfgang Amadeus Mozart, l’Improvviso n. 2 op. 142 di Franz Schubert e la Consolazione n. 3 di Franz Liszt.

Passando al primo Novecento pianistico, con sempre nuove ricerche attorno al timbro di uno strumento dalle mille sfaccettature: Notturno di Lili Boulanger, compositrice e pianista francese vissuta tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Nonostante il suo grande talento la sua produzione di Boulanger – e brani come Notturno non fanno eccezione – è di rara esecuzione. Il programma si chiude con The Little Shepherd e Jimbo’s Lullaby di Claude Debussy, dalla raccolta Children’s Corner, ispirata al mondo dell’infanzia proprio come la raccolta A prole do bebê di Heitor Villa-Lobos, da cui è tratto O polichinelo.

Ludovica Gelpi

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