MA 03/12/2024 Ore 20:00 Biglietti non più disponibili
MA 03/12/2024 Ore 10:30 Biglietti non più disponibili
SA 30/11/2024 Ore 20:00 Biglietti non più disponibili
VE 29/11/2024 Ore 20:00 Biglietti non più disponibili
VE 29/11/2024 Ore 10:30 Biglietti non più disponibili
GI 28/11/2024 Ore 20:00 Biglietti non più disponibili
GI 28/11/2024 Ore 10:30 Biglietti non più disponibili
Dove:
Teatro Auditorium Eugenio Montale

Il monumento Fieschi a Genova

Un viaggio tra arte e memoria ideato da Pino Petruzzelli. In collaborazione con Museo Diocesano di Genova e Teatro Ipotesi

Melologo scritto, diretto e interpretato da
Pino Petruzzelli

Musiche di Philip Glass

Pianoforte
Valentina Messa

Video
Lorenzo Zeppa

In collaborazione con Museo Diocesano di Genova e Teatro Ipotesi

Il Cardinale Luca Fieschi (Genova, 1270 – Avignone 1336) fu una figura di spicco nella Genova di inizio ‘300. Dopo la morte, avvenuta ad Avignone, le sue spoglie vennero riportate a Genova per essere sepolte nella Cattedrale di San Lorenzo, dove era stato commissionato per lui un imponente monumento funerario. Nei secoli a seguire diversi eventi portarono al danneggiamento e alla ricollocazione di varie parti del monumento all’interno del Duomo. Molti frammenti furono ritrovati durante i restauri di San Lorenzo tra fine XIX e inizio XX secolo e poi portati al Museo di Sant’Agostino dove nel 1937 circa Orlando Grosso si occupò di studiarne la composizione originale. Il recente riallestimento è stato realizzato dal Museo Diocesano, diretto da Paola Martini, su progetto museografico di Giovanni Tortelli (Studio Tortelli e Frassoni, Brescia) e con la consulenza scientifica di Clario Di Fabio e Francesca Girelli (Università di Genova). Oggi è possibile ammirare il Monumento Fieschi al Museo Diocesano di Genova. Lo spettacolo di Pino Petruzzelli racconta tutto ciò che non riusciamo a vedere dinanzi al riallestimento di un monumento la cui unica testimonianza risale al 1600: «Siamo di fronte a una delle più magnifiche e superbe sepolture che fussero in Italia». Tra parole e musica si ripercorre la storia del monumento con l’obiettivo di far rivivere il sogno di chi ha lavorato con dedizione per riportarne alla luce la bellezza.
Commenta Pino Petruzzelli: «Questo mio ultimo lavoro è un viaggio tra storia e arte. A volte ci chiediamo “perché l’arte e perché la storia?” Per me l’arte è una scienza segreta sempre pronta a farci capire chi siamo e chi sono le persone che ci circondano. La storia invece è un poema che racconta il domani e ci mostra tutte le volte in cui credevamo di vedere, ma in realtà non abbiamo visto».

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