FRANZ JOSEPH HAYDN
Die Schöpfung (La creazione)
Gabriel / Eva
Anna El-Khashem
Uriel
Mauro Peter
Raphael / Adam
Matthias Winckhler
Mezzosoprano
Maria Letizia Poltini
Direttore
Riccardo Minasi
Orchestra e Coro dell’Opera Carlo Felice Genova
Maestro del coro Claudio Marino Moretti
La creazione è un oratorio composto da Haydn tra il 1797 e il 1798 ed eseguito per la prima volta al Karntnertor-Theater di Vienna il 19 marzo 1799. Il compositore iniziò probabilmente a lavorarci qualche anno prima, di ritorno dal soggiorno londinese dove aveva potuto trarre ispirazione dagli oratori di Händel. Il testo di incerta attribuzione, tratto dalla Genesi e da Paradise Lost di John Milton, venne consegnato dall’impresario Johann Peter Salomon a Haydn proprio poco prima della partenza da Londra.
L’oratorio, che prevede un organico amplissimo per il suo tempo, con quasi 160 elementi tra orchestra e coro, si compone di tre parti. L’introduzione sinfonica rappresenta il caos primordiale, ben presto destinato a compiersi nella gioia della creazione che esplode con l’intervento del coro nel do maggiore di «Und es ward Licht.» (E la luce fu.). Nelle prime due parti si ripercorre il racconto biblico della Genesi, affidato alle voci degli arcangeli Gabriele, Uriele e Raffaele. La prima parte si concentra sulle meraviglie della terra, del mare e degli astri; la seconda è invece un ricchissimo affresco zoologico, che conduce alla creazione dell’uomo. A sottolineare l’importanza di questo momento chiave, Haydn raggiunge uno dei picchi di maggiore intensità quando Uriele recita: «Und aus dem hellen Blicke strahlt / Der Geist, des Schöpfers Hauch und Ebenbild.» (e dal suo chiaro sguardo traspare / lo spirito, il soffio e l’immagine del Creatore). Nella terza parte Adamo ed Eva nel Giardino dell’Eden osservano il creato attraverso i loro sguardi complementari, celebrando la bellezza dell’amore. L’oratorio si conclude con il trionfo del coro finale, inno al Signore.
In una certa misura, nella maggior parte dei lavori di Haydn emerge un’attitudine luminosa e positiva. Con La Creazione questa stessa attitudine si espande nell’espressione di una religiosità profonda, oggetto di una celebrazione di rara grandiosità. L’oratorio occupa un posto speciale nel catalogo del compositore, e rimane ad oggi uno degli esempi più compiuti del genere.
Ludovica Gelpi