Visite guidate

Visitare l’Opera Carlo Felice Genova è come viaggiare nel tempo e nella storia, scoprendo i legami con il passato e la tecnologia di una  macchina scenica che fa di questo teatro uno dei teatri più moderni d’Europa.

Nella struttura infatti convivono memorie del passato, come la statua marmorea di San Domenico di Francesco Schiaffino (1689-1765) dell’ingresso per ricordare che l’antico teatro Carlo Felice sorgeva sulle rovine del convento di San Domenico e opere d’arte contemporanee come gli affreschi di Aurelio Caminati e gli arazzi di Raimondo Sirotti dell’imponente foyer, appositamente commissionati per il ricostruito teatro, arredamenti ideati segno del design, con divanetti, divani e sedie di Aldo Rossi per Molteni.
Dai foyer si accede alla sala principale che occupa tutto l’interno dell’edificio antico, nella quale è stata ricreata dagli architetti l’atmosfera degli antichi teatri di piazza in cui le rappresentazioni venivano allestite all’aperto nei centri cittadini. Da ciò la presenza di finestre e balconi sulle pareti, a ricordare le facciate dei palazzi e del soffitto punteggiato da 160 faretti che richiamano un cielo stellato.
Tra il proscenio ed il palcoscenico si trova il sipario tagliafuoco rivestito da un pannello scultoreo che rientra nel novero delle opere d’arte appositamente commissionate per il nuovo teatro.
Il titolo dell’opera è Viva Schöenberg dell’artista Giovanni Ceccarelli, in arte Nerone. Al di là del tagliafuoco si nasconde il cuore tecnologico del teatro: una torre scenica di 63 metri,nella quale trovano spazio i sistemi di “tiri di soffitta”, sovrasta i quattro palcoscenici mobili (principale, dorsale e due inferiori affiancati tra loro), che consentono di portare in scena allestimenti complessi o diversi spettacoli alternati.