Commedia mitologica in tre atti di Richard Strauss, libretto di Joseph Gregor
Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova
Prima rappresentazione italiana della versione originale
con complessi artistici italiani
Personaggi e interpreti principali:
Jupiter
Scott Hendricks
Merkur
Timothy Oliver
Pollux
Tuomas Katajala
Danae
Angela Meade
Xanthe
Valentina Farcas
Midas
John Matthew Myers
Erste König
Albert Memeti
Zweite König
Eamonn Mulhall
Dritte König
Nicolas Legoux
Vierte König
Giovanni Battista Parodi
Semele
Anna Graf
Europa
Agnieszka Adamczak
Alkmene
Hagar Sharvit
Leda
Valentina Stadler
Maestro concertatore e direttore
Fabio Luisi
Michael Zlabinger (16)
Regia
Laurence Dale
Scene e costumi
Gary McCann
Coreografia
Carmine De Amicis
Luci
John Bishop
Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova
Maestro del coro Claudio Marino Moretti
Die Liebe der Danae (L’amore di Danae), penultima opera di Richard Strauss, è una commedia mitologica in tre atti composta nel 1940. Circa vent’anni prima, il poeta e drammaturgo Hugo von Hofmannsthal aveva proposto al compositore un canovaccio dal titolo Danae, o il matrimonio di convenienza, che però era stato accantonato in favore di altri progetti. Quando Strauss decise di realizzare l’opera, affidò la bozza di Hofmannsthal al librettista Joseph Gregor. Il lavoro procedette con difficoltà: dapprima per incomprensioni tra librettista e compositore, in seguito per la posticipazione della prima (inizialmente fissata in occasione del Festival di Salisburgo del 1944, e poi rimandata per via dei gravi avvenimenti bellici). L’opera poté finalmente andare in scena solo il 14 agosto 1952 a Salisburgo, tre anni dopo la morte di Strauss. La trama è tratta dalla tradizione greca, e vede protagonisti Danae, Mida, Giove e Giunone in un intreccio fatto di inganni, amore e desiderio. Anche se inizialmente la protagonista cerca solo di sfuggire alla condizione di povertà (avendo suo padre, Re Polluce, sperperato il patrimonio di famiglia), Danae si innamorerà sinceramente di Mida, e nonostante l’ira di Giove – invaghito della ragazza – riuscirà a far trionfare il proprio amore. Con una scrittura raffinata ed elegante, fatta di frasi morbide e suadenti e di timbri travolgenti, Strauss crea un racconto musicale vibrante di tensione. L’espressività è varia e si mantiene efficace nei momenti leggeri quanto nei momenti di maggiore pathos, l’unità dell’insieme è resa grazie al saggio uso di motivi tematici ricorrenti.