Dramma storico in quattro quadri di Umberto Giordano, libretto di Luigi Illica
Allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Bologna e dell’Opéra Garnier Monte-Carlo
Personaggi e interpreti principali:
Andrea Chénier
Fabio Sartori
Carlo Gérard
Amartuvshin Enkhbat
Stefano Meo (9,12)
Maddalena di Coigny
Maria Josè Siri
La mulatta Bersi
Cristina Melis
La contessa di Coigny
Siranush Khachatryan
Madelon
Manuela Custer
Roucher
Nicolò Ceriani
Fléville
Matteo Peirone
Fouquier Tinville
Marco Camastra
Mathieu
Luciano Roberti
Un incredibile
Didier Pieri
L’abate
Gianluca Sorrentino
Schmidt
Andrea Porta
Maestro concertatore e direttore
Donato Renzetti
Regia
Pier Francesco Maestrini
Scene e video
Nicolás Boni
Costumi
Stefania Scaraggi
Coreografia
Silvia Giordano
Luci
Daniele Naldi
Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova
Maestro del coro Claudio Marino Moretti
Andrea Chénier è un’opera in quattro quadri che Umberto Giordano compose nel 1896, su un libretto di Luigi Illica ispirato alla vita del poeta francese André Chénier. L’opera fu il primo grande successo di Giordano, che dopo la prima rappresentazione al Teatro alla Scala il 28 marzo dello stesso anno, vide il suo lavoro ripreso in tutta Europa e negli Stati Uniti. L’azione si svolge nei pressi di Parigi al tempo della Rivoluzione francese. Gli ideali costituzionalisti del protagonista sono in forte contrasto con lo stile di vita corrotto della nobiltà parigina, e durante il Regime del terrore il poeta verrà perseguitato e poi giustiziato per la sua appartenenza politica. Sullo sfondo dei tragici avvenimenti storici, si sviluppa una storia d’amore con Maddalena, figlia della Contessa di Coigny. Andrea e Maddalena rimarranno insieme fino all’ultimo tragico istante. Il modello principale a cui Giordano si riferisce è il verismo italiano, del quale riprende un’orchestrazione volta a descrivere la gestualità dei personaggi e dell’azione piuttosto che la dimensione psicologica o emotiva. Se ne ricava un’opera di grande compattezza, dove la narrazione non è analizzata dalla musica stessa, quanto invece enfatizzata. Le linee vocali sono cantabili ed efficaci, al contempo si sviluppano in un contesto strutturale ben definito che mantiene un ponderato equilibrio dall’inizio alla fine.