Operetta in tre atti
Musica di Johann Strauss II
Libretto di Carl Haffner e Richard Genée, da Le réveillon di Henri Meilhac e Ludovic Halévy
LA LOCANDINA
Gabriel von Eisentstein
Bo Skovhus
Simon Schnorr (1, 7)
Rosalinde
Valentina Naforniţa
Valentina Farcas (1, 7)
Frank
Levent Bakirci
Prinz Orlofsky
Deniz Uzun
Caterina Piva (1, 7)
Alfred
Bernhard Berchtold
Enrico Casari (1, 7)
Dr. Falke
Liviu Holender
Dr. Blind
Benedikt Kobel
Adele
Danae Kontora
Julia Knecht (1, 7)
Ida
Alena Sautier
Frosch
Udo Samel
Maestro concertatore
e direttore d’orchestra
Fabio Luisi
Regia
Cesare Lievi
Scene e costumi
Luigi Perego
Coreografie
Irina Kashkova
Luci
Luigi Saccomandi
Nuovo Allestimento
Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova
in coproduzione con
Fondazione Teatro Comunale di Bologna
Orchestra, Coro e Tecnici
dell’Opera Carlo Felice Genova
Maestro del Coro
Claudio Marino Moretti
Balletto Fondazione Formazione
Danza e Spettacolo “For Dance” ETS
In lingua originale con soprattitoli in italiano
Fotografie di Marcello Orselli dalle prove di scena
TITLE SPONSOR
Direttore allestimenti scenici
Luciano Novelli
Direttore musicale di palcoscenico
Paloma Brito
Maestri di sala
Sirio Restani, Antonella Poli
Maestri di palcoscenico
Andrea Gastaldo, Anna Maria Pascarella
Altro Maestro del Coro
Patrizia Priarone
Maestro alle luci
Cristina Battistella
Maestro ai sopratitoli
Simone Giusto
Assistente del Direttore d’orchestra
Michael Zlabinger
Responsabile archivio musicale
Simone Brizio
Direttore di scena
Alessandro Pastorino
Vice Direttore di scena
Giorgio Agostini
Responsabile movimentazione consolle
Andrea Musenich
Caporeparto macchinisti
Gianni Cois
Caporeparto elettricisti
Daniele Malcontenti
Caporeparto attrezzisti
Tiziano Baradel
Caporeparto audio/video
Walter Ivaldi
Caporeparto sartoria, calzoleria,
trucco e parrucche
Elena Pirino
Assistente alla regia
Mirko Rizzi
Assistente alle scene
Luca Filaci
Coordinatore trucco e parrucco
Raul Ivaldi
Scene
Opera 7
Attrezzeria
Opera 7, Opera Carlo Felice
Costumi
D’Inzillo, Opera Carlo Felice
Calzature
Epoca
Parrucche
Mario Audello
Sopratitoli
Prescott Studio
L’opera in breve
di Ludovica Gelpi
La storia di Die Fledermaus (Il pipistrello) inizia a Vienna nel 1874. Gli impresari teatrali erano alla ricerca di soggetti che potessero risollevare le vendite dei biglietti, l’economia della città era ancora in grave difficoltà a seguito del disastroso crollo della Borsa avvenuto l’anno prima. Proprio in ragione di ciò, Max Steiner, co-direttore del Theater an der Wien, commissionò a Carl Haffner la traduzione della commedia francese di grande successo Le Réveillon, di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. La commedia, tradotta da Haffner e riscritta sotto forma di libretto in tre atti da Richard Genée, con il titolo Doktor Fledermaus, piacque molto a Johann Strauss, che decise di metterla in musica e terminò la composizione in poco più di un mese, nel marzo del 1874. La prima rappresentazione di Die Fledermaus si tenne al Theater an der Wien il 5 aprile, seguirono numerose riprese in tutta Europa e oltreoceano.
L’operetta è per sua natura un genere incentrato sulla vivacità e sull’intrattenimento. Nella Fledermaus convergono moltissimi riferimenti musicali, primo fra tutti il valzer, genere consacrato a Vienna proprio dall’omonimo padre di Johann Strauss, ma anche arie all’italiana, stili nazionali, folklore, polke, con danze e parti recitate. Diversi brani, proprio in virtù della grande versatilità vennero poi riarrangiati come composizioni per orchestra, apprezzatissimi anche nelle sale da concerto. Il soggetto borghese – in cui il pubblico di Vienna poteva facilmente rispecchiarsi – viene rappresentato in chiave comica con grande ironia, ma non senza che emergano chiari quei tratti caratteristici di edonismo e disincanto della società del tempo. L’intreccio della trama si dipana tra salotti e feste in maschera, intrighi amorosi e rivalità, travestimenti, adulteri, fraintendimenti e champagne.
Anche grazie alla Fledermaus, che è ad oggi un titolo molto rappresentato e apprezzato in tutto il mondo, il genere dell’operetta, nato in Francia, ottenne grandissima fortuna, diventando un caposaldo della musica mitteleuropea tra Otto e Novecento.