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ME 20/03/2024 Ore 11:00 Biglietti non più disponibili
MA 19/03/2024 Ore 11:00 Biglietti non più disponibili
Dove:
Teatro della Gioventù

Durata:
Durata complessiva 45 minuti
senza intervallo

 

Come arrivare

 

 

 

La serva padrona

Uno dei più celebri intermezzi del settecento interpretato dagli allievi dell’Accademia dell’Opera Carlo Felice

Intermezzo in due parti
Musica di Giovanni Battista Pergolesi
Libretto di Gennarantonio Federico

Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova

Personaggi e interpreti:

Uberto
Gianpiero Delle Grazie / Willingerd Gimenez          

Serpina
Gabriella Ingenito / Martina Saviano

Vespone
Mauro Barbiero

Pianoforte
Mattia Torriglia

Regia
Marina Bianchi

La serva padrona è uno dei più celebri esempi del genere musicale dell’intermezzo. Gli intermezzi erano particolarmente popolari nel Settecento, si trattava di azioni comiche in due parti da rappresentarsi tra un atto e l’altro di un’opera seria. In quel periodo, l’opera seria non prevedeva alcun elemento comico o leggero, l’introduzione dell’intermezzo aveva così l’obiettivo di stemperare la tensione dello spettacolo principale e offrire al pubblico un momento di svago. La serva padrona venne composta da Giovanni Battista Pergolesi nel 1733 come intermezzo all’opera seria Il prigioniero superbo, per essere presto ripresa autonomamente in Italia e in Francia raggiungendo grandissima popolarità. Il libretto, di Gennarantonio Federico, si concentra su due personaggi: Uberto, un uomo ricco ma ingenuo, e la scaltra serva Serpina. Le dinamiche tra i due protagonisti si sviluppano in maniera lineare: Uberto, stanco del dispotismo di Serpina, finge di voler prendere moglie. Serpina, desiderosa di appropriarsi dei beni del padrone, dichiara a propria volta di volersi sposare, e presenta a Uberto il futuro marito: il capitan Tempesta, nient’altri che il servo Vespone (parte mimata), sotto mentite spoglie. Quando Uberto si trova di fronte alla possibilità di scegliere tra cedere Serpina e la dote a Tempesta, o prenderla egli stesso in moglie, accetta senza esitare la seconda opzione. La musica ispirata ed efficace, il linguaggio incisivo e l’immediatezza comica della Serva padrona hanno rappresentato una grande innovazione del genere intermezzo, e si possono ritenere precursori di molti degli elementi stilistici che qualche decennio più tardi sarebbero diventati propri del genere opera buffa.

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