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SA 18/11/2023 Ore 14:30 Biglietti non più disponibili
Dove:
Fondazione Corriere della Sera

Sala Buzzati
Via Balzan 3
Milano

Un Ponte di Musica

Presentazione del progetto internazionale dell’Opera Carlo Felice di Genova “Un Ponte di Musica. Itinerari dell’Opera italiana in America”

Introduzione
Ferruccio de Bortoli
Presidente Fondazione Corriere della Sera

Intervengono
Claudio Orazi
Sovrintendente della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova

Giuseppe Gerbino
Columbia University, New York

Francesco Zimei
Università degli Studi di Trento

Harvey Sachs
Curtis Institute of Music, Philadelphia

Federico Freni
Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze

Coordina
Enrico Girardi
Critico musicale del Corriere della Sera

L’ingresso all’evento è gratuito, ma è necessaria la prenotazione

PRENOTA

Per l’occasione viene presentato il ilbro

Italian Opera in the United States, 1800-1850:
At the Origins of a Cultural Migration

a cura di Giuseppe Gerbino e Francesco Zimei,
prefazione di Claudio Orazi
Lucca, Libreria Musicale Italiana, 2023

Italian Opera in the United States, 1800-1850 esplora gli eventi che hanno portato l’opera italiana ad attraversare l’oceano e a stabilirsi negli Stati Uniti. Una serie di reperti documentari trascurati, tra cui documenti finora inesplorati tratti da storici, getta nuova luce su questo fenomeno, che vide artisti e intellettuali italiani emigrare negli Stati Uniti nel corso del secolo. Episodi già noti ma solo parzialmente compresi tra cui la campagna personale di Lorenzo Da Ponte per promuovere la lingua italiana negli Stati Uniti e la controversa stagione lirica del Park Theatre di New York del 1825-26, vengono contestualizzati alla luce delle tendenze sociali, culturali e politiche del periodo. Il libro traccia anche una mappa della complessa rete di persone che si adoperarono per dare vita all’opera italiana in America. Questa rete comprendeva rifugiati politici come Filippo Trajetta e Piero Maroncelli, mecenati appassionati come Dominick Lynch Jr. e gestori di teatri audaci e a volte senza scrupoli come Stephen Price e Charles W. Sandford. L’opera italiana è stata accolta con ammirazione e sospetto, ottimismo e scetticismo, entusiasmo e ironia. Le tradizioni musicali e le identità nazionali trovarono nuovi significati lungo il percorso di questa prima migrazione italiana verso il Nord America.

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